MACROFOTOGRAFIA
con COMPATTA e obiettivo 50mm ROVESCIATO
< ARTICOLO IN COSTRUZIONE >
Un possessore di una fotocamera
digitale compatta, può migliorarne la capacità di
ingrandimento in un modo piuttosto efficace: utilizzando un obiettivo
rovesciato davanti all'obiettivo della stessa. Un obiettivo che
si presta efficacemente a questa operazione e' il classico 50mm
fisso.
In mio possesso, una fotocamera
compatta Canon G5, un adattatore portafiltri non originale da
52mm, un obiettivo Yashica DSB 50mm 1:1.9. Non sono ancora dotato
di un adattatore maschio-maschio 52mm per avvitare direttamente
al portafiltri, l'obiettivo 50mm.
Ho semplicemente fatto combaciare
su un piano la fotocamera e l'obiettivo, ponendo davanti allo
stesso il soggetto da immortalare. Ho scelto una banale mosca
(morta purtroppo). Ho aperto il diaframma dell'obiettivo al massimo
con la messa a fuoco su infinito. La fotocamera e' stata posizionata
in modalita' completamente manuale, con lo zoom ottico al massimo
(corrispondente a 140mm nel sistema 35mm), focale effettiva 28mm
per limitare la vignettatura, diaframma chiuso al massimo consentito,
f/8.0, per avere maggiore profondità di campo.
Ho avvicinato e allontanato
il soggetto, appoggiato su un post-it verde, dal sistema. Ho imposto
sulla fotocamera la messa a fuoco manuale, con riquadro centrale
ingrandito per avere un aiuto in più nella determinazione
della messa a fuoco corretta. Mi sono trovato con due possibilità:
fissare la messa a fuoco manuale della fotocamera su distanze
ridotte o su distanze lunghe. Ancora non ho deciso definitivamente,
ma credo che, impostandola su distanze corte, ad ogni passo della
rotella di messa a fuoco corrispondano intervalli piu' brevi,
rispetto al caso di distanze lunghe dove la variazione tra un
passo e l'altro della rotella dovrebbe corrispondere ad uno scostamento
maggiore del punto di messa a fuoco. Con un settaggio medio e
utilizzando la possibilità di effettuare con un'unica pressione
del tasto di scatto, tre scatti a forcella centrati sul punto
di messa a fuoco, ho effettuato diversi tentativi. In ognuno,
per evitare movimenti al sistema, ho imposto l'autoscatto a 2
secondi.
Ho selezionato 5 scatti dalla
serie. In ognuno di essi, la profondità di campo è
scarsissima. Ho fuso con un applicativo di fotoritocco, le diverse
immagini, mantenendo solo le zone a fuoco. Non è stato
semplice, ma ho ottenuto un risultato accettabile.
Di seguito, i risultati di
questo primo tentativo. Ne seguiranno in futuro di migliori.
Xive
Collegamento
alla foto risultante dall'elaborazione di 5 diversi scatti, alla
dimensione originale (apprezzare l'ingrandimento ottenuto) con
riduzione qualità per il web al 62%.
Collegamento
ad un particolare di uno dei 5 scatti realizzati: notare la ridotta
zona di messa a fuoco.
Altri insetti, scatto singolo: 1,
2,
3,
4.
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